La divisione tra le parrocchie di S. Ambrogio in Monte e quella di S. Giorgio di Rovagnate non è così antica come si può pensare.
Dai documenti custoditi in archivio parrocchiale possiamo datare la nascita della chiesa di S. Ambrogio il 9 Marzo del 1939, quando venne deposta e benedetta la prima pietra da parte del Cardinale Arcivescovo Ildefonso Schuster.
Alla cerimonia erano presenti il Prevosto vicario di Brivio col clero, le associazioni e le confraternite della parrocchia e delle parrocchie vicine.
Dopo aver benedetto la pietra il Cardinale e le autorità presenti firmarono la pergamena, che venne poi messa nella pietra secondo il rito.
Don Ambrogio Rocca, originario di Rovagnate e all'epoca parroco di Senago donò il terreno e il denaro necessario per la costruzione della chiesa e della casa parrocchiale.
Il nome della Parrocchia deriva infatti dal suo benefattore che tanto si impegnò per l'edificazione di una nuova parrocchia, perché potesse comprendere le frazioni troppo lontane dal paese.
Il 27 Marzo 1940 vennero benedette le campane, ed il giorno successivo venne consacrata la chiesa di S. Ambrogio. A partire da questa data le frazioni di : Cereda, Bongiaga, Longaina, Monte, Brogolone, Galbusera Bianca e Nera, Malnido, Ospedaletto, Cerè e Spiazzo (per un totale di 546 persone), passarono sotto la parrocchia di Sant’ Ambrogio in Monte. Nel 1965 si tornò a parlare di un ulteriore smembramento della parrocchia, quando Don Gaspare Cattaneo ricevette da parte della Curia Arcivescovile una richiesta in tal proposito. Nella lettera della Curia firmata da Mons. Virginio Rovera si prospettava l'opportunità che le frazioni di Casternago, Sara, Vigna, Malpensata e Crescenzaga entrassero a far parte della parrocchia di S. Ambrogio.
Don Gaspare rispose con una lettera alla Curia, dove si dichiarò contrario alla nuova divisione. In passato la parrocchia di Rovagnate aveva già subito due passaggi che l'avevano quasi dimezzata: quello di S. Maria Hoè nel 1914, con circa 1000 abitanti e quello di S. Ambrogio in Monte nel 1940, con circa 600 abitanti.
Nel 1965 la popolazione totale era di 1850 persone, un ulteriore passaggio di parrocchia avrebbe comportato la perdita di circa 300 fedeli.
I capifamiglia delle frazioni interessate furono chiamati ad esprimere il loro parere in proposito.
I documenti di questo singolare referendum, avvenuto in seguito ad una riunione dei cittadini il 26 Dicembre 1969, portano le firme dei favorevoli e dei contrari all'eventuale modifica dei confini della parrocchia. Il risultato del referendum fu negativo. La divisione di cui si parlò non avvenne, infatti i confini parrocchiali non vennero più modificati.